sabato 28 aprile 2018

La verza accomodata

Il nonno Nele nel  piccolo orticello in contrada Padula Pagliarone piantava tante verdure partendo dal seme
Ogni giorno si recava con il motorino per controllare lo stato di salute delle nuove creature per zappare intorno  o per annaffiare, seguendo passo passo la loro crescita.
Lui lo faceva con passione ed aveva  molta pazienza.
 I ragazzi, le volte che andavano insieme a lui, avevano l'impressione che le piante non crescessero mai.
 Il tempo passava ed ecco che la pazienza veniva premiata quel seme che era diventato piantina ora era una pianta rigogliosamente grande.
Una delle verdure che nonno Nele preferiva era la Verza; era affascinante passare fra le grosse piante  che avevano delle foglie enormi dalle tante sfumature: quelle esterne color verdone,   il cuore della pianta, invece, color verdino  e quest'ultima era la parte che si recideva per essere utilizzata  in cucina.
 Nonno Nele portava  a casa le verze  e nonna Pina prendeva quelle piante grosse con piacere.. Ricordo che Lei aveva una sorta di menù fisso della settimana con pochissime varianti: il Lunedì, il Mercoledì ed il  Venerdì legumi o minestrone oppure verdura al forno, invece, il Martedì ed il Giovedì pasta con il sugo, il Sabato brodo (in inverno) o patate lesse ad insalata(l'estate). Il Venerdì (se c'erano le verze) preparava "li verzi ssituti" fatte con sugo e pancetta di maiale e se ciò coincideva con il giorno del pane fatto in casa  appena sfornato, la scorpacciata era garantita.Quando nonna Pina cucinava,
non c'era l'alternativa, tutti mangiavamo la stessa pietanza che piacesse o no ed in questo io non ho seguito per niente le sue orme poiché per ogni componente preparo una cosa diversa, lo so che è sbagliato ma,persevero.

Ritornando a nonna Pina prendeva le grosse verze, le mondava eliminando le grandi e grinzose foglie esterne, dalle quali si sprigionava un odore intenso, staccava le foglie più tenere tagliandole a metà; il torsolo che rimaneva non lo buttava ma, lo liberava della corteccia più dura e lo distribuiva a chi ne voleva  questo torsolo aveva un sapore leggermente piccante ma gustoso. Proseguiva lavando ben bene la verdura  sbollentandola  in abbondante acqua salata.ricordo i super pentoloni dove solitamente cuoceva sul fuoco nel camino, in una casseruola dal manico lungo  preparava un sugo con la pancetta,una volta che era tutto pronto  in una grossa teglia  sistemava la verza, aggiungendoci una grossa manciata di formaggio grattugiato e copriva con abbondante  sugo ed i pezzi di pancetta li sistemava sopra  aggiungeva un poco di acqua di cottura,  quel tanto che bastava, ed infornava.E' inutile dire che l'odore inondava la cucina e l'acquolina in bocca non si faceva attendere.Ho usato la stessa ricetta ma, vi dico che non ha lo stesso sapore. Pazienza!         
 Io ve la scrivo, provatela e poi fatemi sapere.       
                                                                  
"VERZI SSITUTI"VERZA AL FORNO
 Due grosse verze,
mezzo kg di pancetta di maiale,
due kg di pomodori pelati,
formaggio grattugiato a piacere.
olio evo, mezzo bicchiere di vino bianco,
sale.

ESECUZIONE
Prendete le verze liberatele delle foglie esterne e grinzose,tagliate a metà le restanti (non troppo piccole poiché  potrebbero sbriciolarsi durante la bollitura) liberatele della parte più callosa,terminata la mondatura, lavatela in abbondante acqua, lasciatela  cinque minuti in ammollo con un pizzico di bicarbonato poi risciacquatela.fatela scolare, nel frattempo mettete a bollire dell'acqua,nell'attesa procedete alla preparazione del sugo ponendo in una casseruola l'olio con uno spicchio di aglio e la pancetta di maiale tagliata grossolanamente dopo che  si è rosolata aggiungere mezzo bicchiere di vino bianco e a completa vaporizzazione aggiungete i pomodori pelati (se non vi piacciono i pezzi passateli prima in un passino) il sale e far cuocere per una ora, ora torniamo alla verza calatela nell'acqua salata e bollente giusto il tempo di intenerirla, scolatela conservando un pò di acqua  di cottura in una ciotola che potrà  servire successivamente.

 FASE FINALE
In una teglia versate due mestoli di sugo e mezzo mestolo di acqua della verdura,sistemate la verza,i pezzi della carne,una spolverata di formaggio grattugiato, coprite con abbondante sugo e ancora formaggio .Infornare nel forno preriscaldato a 180 gradi per 40 minuti.se si dovesse asciugare molto aggiungete un mestolo di acqua di cottura.servite calda accompagnata con pane casareccio e buon appetito.

Nessun commento:

Posta un commento