mercoledì 1 novembre 2017

Mele Cotogne e cotognata

Appena arrivava l'Autunno nonna Pina raccomandava al nonno Nele di raccogliere i melograni ma, sopratutto le mele cotogne. Quando arrivava il momento della raccolta il nonno portava  in una cassetta di legno quei bei frutti che avrebbe conservato per l'inverno poiché in quella stagione a quei tempi non c'era molta varietà di frutta.
 Le mele cotogne  di un bel colore giallo chiaro (erano coperte da una peluria che serviva alla conservazione) nonna Pina le poneva in fila su una mensola di legno tenendole ben staccate l'una dall'altra affinché non si intaccassero rischiando di marcire poiché le sarebbero servite per fare il suo famoso decotto nel quale la mela cotogna aveva la sua importanza.
 In oltre nelle serate invernali accontentava i nipoti ponendo  alcune mele cotogne sotto la cenere calda per un paio di ore per poi toglierle,pulirle con un canovaccio, spellarle e magicamente quel frutto giallo diventato ambrato emanava un profumo che  riempiva l'aria   le metteva in un piatto con una spolverata di zucchero ed erano pronte per essere divorate, sento ancora vivo nelle narici il profumo di quel frutto antico  che mi solletica le papille gustative facendomi venire l'acquolina in bocca al solo pensiero.
 Con l autunno e l'arrivo del freddo ci si raffreddava più frequentemente e qualche volta c'era la complicazione della tosse ma, come ho più volte detto i rimedi di nonna Pina erano subito pronti. Preparava il suo "decotto" dosando meticolosamente tutto ciò che avrebbe messo all'interno della pentola che si sarebbe trasformato in un gustoso sciroppo per la tosse. In una pentola versava due litri di acqua,mettendoci dentro un pezzo di mela, una manciata di fichi secchi, una buccia di banana, un bel pezzo di mela cotogna, una manciata di bucce di mandorle, una buccia di arancia, mezzo limone qualche foglia di alloro, una manciata di camomilla. Metteva sul fuoco facendo bollire fino a che il liquido non fosse  diventato meno della metà, dopodiché lo faceva riposare, lo filtrava,lo metteva in
una tazza facendolo bere tiepido, al mal capitato, più volte al giorno finché la tosse non sarebbe sparita del tutto.
Era veramente un toccasana.
Un'altro uso che nonna Pina  faceva delle mele cotogne era la marmellata"La cotognata" con la preparazione si recuperavano anche i frutti ammaccati recidendo la parte intaccata e salvando il resto avendo cura ti togliere il torsolo e variando leggermente le dosi  oltre alla marmellate in barattolo si poteva ottenere quella tagliata a pezzi che si poteva mangiare senza spalmarla poiché era più solida e la si poteva mangiare a pezzi o accompagnata ad un pezzo di formaggio.
In casa di nonna Pina era un continuo lavorio nel quale coinvolgeva sempre gli altri rendendoli partecipi.Oh mamma mia quante buone cose ci hai insegnato!

LA COTOGNATA
1 kg di mele cotogne(già sbucciate e private del torsolo)
400 gr. di zucchero
mezzo litro di acqua.
due chili di mele cotogne, che private della buccia e del torsolo diventeranno all'incirca un chilo di frutto utile, tagliarle a pezzettini,mettere in una pentola aggiungendo l acqua e portandola ad ebollizione,prima a fiamma viva successivamente a fiamma bassa e far cuocere per almeno 40 minuti rimestando di tanto in tanto.una volta che l'acqua si è assorbita tutta aggiungere lo zucchero in un colpo solo rimestando energicamente,continuando a cuocere finché non avrà un bel colore ambrato scuro.Se vi piace trovare pezzettini di frutta  invasate, in barattoli di vetro,ancora bollente capovolgendoli dopo averli chiusi ermeticamente, se vi piace omogenea la passate con un passino ed invasate sempre capovolgendoli .Una volta raffreddata. la riponete in un luogo scuro.
Questa marmellata fatta col vecchio sistema della lunga cottura senza aggiunta di pectina durerà per più di un anno senza che si creino muffe.Ottima da servire su una fetta di formaggio pecorino,per le crostate poiché non si scioglie facilmente,per i più svariati biscotti. Poi c'è la cotognata a pezzi ma, la ricetta non la so se qualcuno di voi la conosce e vuole scriverla farebbe cosa molto gradita.

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