giovedì 11 maggio 2017

La mano fatata

Dal medico si andava solo per problemi di salute gravi, per i piccoli problemi ci si rivolgeva a donne di grande esperienza. Nonna Pina era una di quelle.
C'era chi chiedeva consiglio per come crescere i bambini, chi come educarli, chi come medicarli. Tante volte succedeva che qualche mamma nel tenere in braccio il bambino il quale si muoveva di scatto ed iniziava a piangere senza motivo, e senza riuscire a calmarlo in alcun modo. Subito l'idea" andiamo da  Pina e vediamo cosa sia potuto succedere. "Bussavano alla porta a vetri "la lastra" chiedendo se potevano entrare. Appena nonna Pina sentiva le urla del bambino si avvicinava ad accogliere la mamma preoccupata che era andata da lei per trovare una soluzione a quelle grida disperate.
 Accoglieva quel bambino cercando di distrarlo con vezzi e giochi, quando vedeva che non riusciva a calmarlo, si sedeva su una sedia dalle gambe basse "menza seggia" in modo da essere più comoda, appoggiava il bambino sulle sue gambe, gli incrociava le braccia sulle spalle, gli comprimeva col palmo della mano la piccola scapola prima una poi l'altra, fra le urla disperate del piccolo, poi lo prendeva per gli avambracci lo teneva qualche secondo sospeso per poi rifare la manovra delle scapole, gli metteva intorno alle spalle una fascia di stoffa stretta per tenere bloccata la spalla, peparava un "pupieddu"(un poco di mollica di pane avvolta, in un fazzoletto fresco di bucato, con un poco di zucchero) glielo mettevano in bocca il bambino ciucciava e all'improvviso le grida svanivano. Il bambino si era lussato "spaddatu" in un movimento brusco o disattento. Chi lo aveva  tenuto in braccio non gli aveva protetto  la spalla con l altra mano o appoggiata nell'incavo del braccio. La giovane mamma ringraziava, dopo che nonna Pina le aveva spiegato come tenere il piccolo per evitare questo problema, le diceva che non avrebbe dovuto ripetersi poiché sarebbe diventata una debolezza e poi i problemi sarebbero stati seri. Era bello avere un punto di riferimento. Allora non c'erano tutte le informazioni delle quali possiamo usufruire oggi. Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio; questo era lo spirito di allora, chi sapeva insegnava
 

Nessun commento:

Posta un commento