sabato 22 aprile 2017

Purpetti e brascioli


 Il Venerdì pomeriggio il nonno "Nele" accompagnava nonna Pina a comprare la carne ( pezzi di manzo per il brodo del Sabato, le fettine per gli involtini  della Domenica ed un poco di carne tritata). Si, perché nonna Pina cucinava la carne solo ed esclusivamente due giorni a settimana. Il Sabato sera per i ragazzi era un rito poiché davano una mano a nonna Pina a preparare "li brascioli" (involtini di carne) per il sugo della Domenica.
  Si svolgeva in questo modo: stendeva meticolosamente le dieci o quindici fettine (a seconda dei commensali che ci sarebbero stati) sul tavolo da lavoro; posizionava in un piatto dei pezzi di formaggio, dell'aglio tritato, del ..........., il sale rigorosamente grosso (secondo nonna Pina quello fino faceva male) il pepe ed il filo. Partiva cosi' la mini catena di montaggio: un nipote era addetto a mettere il  formaggio su ogni fettina, il secondo l'aglio, l' altro il.........., l'ultimo il pepe sotto l'occhio attento di nonna Pina. Per il sale se ne interessava lei poiché un eccesso avrebbe potuto compromettere la buona riuscita della ricetta.
Anche il momento della legatura delle "brasciole" era compito della nonna, dalla quantità di filo si faceva il distinguo fra i vari involtini, quelli senza aglio o senza pepe per i più piccoli. Dopo di ciò si passava all'impasto delle polpette che se impastate molto tempo prima si amalgamavano molto di più e di conseguenza erano molto più saporite (sempre secondo nonna Pina). Lei le impastava la sera e le appallottolava e friggeva il giorno dopo, al ritorno dalla messa domenicale.
La Domenica mattina presto metteva a fare il sugo, mettendo in casseruola una "figghietta" di olio, la carne, la salsa e lasciava cuocere fino alle undici meno un quarto, spegneva, andava a Messa, al ritorno riaccendeva continuando la cottura. Sull'altro fornello metteva a friggere le polpette.

RICETTA:Stendere le fettine di carne
 posizionare al centro un pezzo di  formaggio, pizzichino di sale, un.................., un piccolissimo pezzo di aglio, una spolveratina di pepe.
Procedere avvolgendo la carne su se stessa facendo attenzione che non fuoriesca il ripieno; il filo potrebbe essere sostituto con degli stuzzicadenti. Mettere nella pentola un poco di olio di oliva, un pezzettino di cipolla, depositare le "brasciole" sul fondo della pentola e farle cuocere a cuoco medio. Quando si sarà asciugato il liquido che ha prodotto la carne, aggiungere un mezzo bicchiere di vino rosso e aspettare che evapori completamente.
Aggiungere i pomodori pelati precedentemente passati, aggiustare di sale, alzare la fiamma cosicché possa arrivare ad ebollizione il prima possibile dopodiché riportarla a fuoco lento. Far cuocere per  due o tre ore rimestando il meno possibile. Con quel sugo  ancora fumante condiva la pasta abbondando con il formaggio grattugiato per la gioia del palato dei suoi nipoti.
Nella ricetta ho omesso intenzionalmente un ingrediente.
Qual è? La risposta giusta verrà pubblicata nel prossimo post.
 



Colgo l'occasione per ringraziarvi , non mi aspettavo una cosi' grande partecipazione. Continuate a scrivermi anche in  privato e se ricordate le ricette delle vostre nonne o mamme, sarò lieta di pubblicarle.

5 commenti:

  1. Che buone le polpette della nonna!!! In tavola la domenica ne arrivavano poche nel piatto perché le mangiavamo calde mentre le friggeva anche di nascosto.Le "brasciole" poi una bomba troppo buone ho riprovato a farle ma non hanno lo stesso sapore!!!

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  2. Manca il prezzemolo, poi nonna Pina non metteva un pezzetto di formaggio bensi' una manciatina di formaggio grattugiato!

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  3. Esatto Carlo,l ingrediente mancante è il prezzemolo,con te non c'è mistero che tenga.Io ho il dubbio che nonna Pina alternava al formaggio a pezzi quello grattugiato,poiché alcuni nipoti ricordano i pezzi altri (i più piccoli)il grattugiato ma,nonostante ciò il sapore era il medesimo

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